Elezioni 2018 e la nuova legge elettorale

La prossima primavera anche noi italiani residenti all‘estero verremo chiamati alle urne per rinnovare i due rami del Parlamento. Voteremo in base alla nuova legge elettorale (approvata lo scorso mese di ottobre), conosciuta con il nome di Rosatellum bis. Per i residenti AIRE non sono previsti cambiamenti: voteremo ancora per corrispondenza, le Circoscrizioni Estere rimangono invariate e rimane anche uguale il numero dei nostri rappresentati a Roma: 12 deputati e 6 senatori. Ricordiamo che il plico elettorale, contenente le schede da votare, viene inviato dal Consolato all‘ultimo indirizzo comunicato all‘Ufficio AIRE. Se avete cambiato casa, e non lo avete fatto sapere al Consolato, vi consigliamo di farlo il prima possibile. Potreste infatti non ricevere il plico! 

Ma cosa prevede la nuova legge elettorale?

Il Rosatellum bis è un sistema misto proporzionale e maggioritario. Circa un terzo dei parlamentari sarà eletto in circoscrizioni uninominali e ogni partito o coalizione potrà presentare un solo candidato. Vince chi prende anche un solo voto più degli altri. I restanti due terzi dei parlamentari saranno eletti con il sistema proporzionale e ogni partito eleggerà i parlamentari in base al numero di voti che raccoglie.
In sintesi alcuni punti salienti della nuova legge:

1) SOGLIA DI SBARRAMENTO: la soglia di sbarramento è al 3% per le singole liste e al 10% per le coalizioni a livello nazionale sia alla Camera che al Senato.

2) COALIZIONI: il Rosatellum prevede le possibilità di coalizzarsi. I partiti non devono però presentare programmi e candidati comuni: basta una "dichiarazione di apparentamento". I voti delle liste collegate che non raggiungono il 3 per cento, ma superano l'1, vanno assegnati alla coalizione.

3) PLURICANDIDATURE: sono ammese le pluricandidature, cioè ogni candidato potrà presentarsi in cinque collegi proporzionali differenti.

4) QUOTE DI GENERE: sia nei collegi uninominali che in quelli plurinominali nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. La ripartizione della quota di genere per il Senato, sia nell'uninominale che nel proporzionale, è su base regionale e non nazionale.

5) FIRME: i gruppi parlamentari che si sono costituiti prima del 15 aprile 2017 non dovranno raccogliere le firme. Inoltre, solo per le prossime elezioni politiche, il numero di firme viene dimezzato (da circa 1.500 a circa 750) per le nuove formazioni politiche e per chi non ha un gruppo autonomo in Parlamento.

6) ITALIANI CANDIDATI ALL'ESTERO: una novità introdotta dal Rosatellum è quella che i residenti in Italia possono candidarsi anche all'estero. Nella stessa norma si specifica che non possono essere candidati gli italiani residenti all'estero che hanno ricoperto ruoli politici nel paese in cui vivono nei cinque anni precedenti.